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Terapia Laser

La laserterapia è una terapia fisica che applica al corpo umano una particolare forma di emissione elettromagnetica (luce infrarossa). Il termine LASER sta infatti per Light Amplification Through the Stimulated Emission of Radiation: amplificazione della luce attraverso l’emissione stimolata di radiazioni. Si tratta di una particolare forma di emissione elettromagnetica (di regola nello spettro visibile, dal rosso al viola), ma anche in quello non visibile infra-rosso.

La luce laser ha diverse caratteristiche: di particolare rilievo la “monocromaticità” (ovvero la luce  contiene un solo “colore” puro); la brillanza (ovvero la forte concentrazione energetica) e la unidirezionalità (la capacità di far divergere molto poco i suoi raggi: come dimostra la comune esperienza di un “puntatore” laser per presentazioni congressuali).

Come si svolge?

Il paziente viene posizionato seduto o sdraiato per permettere al terapista di trattare la parte del corpo interessata dal dolore/disturbo. Il terapista, tramite un manipolo tenuto a breve distanza dalla cute, proietta un raggio piuttosto focale (l’area trattata è di pochi centimetri quadrati) di luce infrarossa che viene erogata con modalità pulsata. 
La profondità di penetrazione è nell’ordine di un paio di centimetri.
Il trattamento dura circa 10 minuti e di regola si prescrivono 6 sedute, con cadenza quotidiana.

Benefici

La laserterapia permette di trattare un ampio spettro di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e cutaneo facilitandone la guarigione e in assenza di particolari controindicazioni e rischi per il paziente.

La laserterapia Nd-YAG, non avendo effetti termici e non generando campi elettromagnetici di potenza rilevante, non ha le tipiche controindicazioni delle altre terapie fisiche (rischi di surriscaldamento di tessuti o impianti metallici o di malfunzionamento di dispositivi elettrici intracorporei).

Il paziente non ha alcuna sensazione né di dolore, né di calore. 

Sono da evitare il trattamento di cute dove siano presenti nei (il cui colore li rende capaci di alti assorbimenti luminosi) e l’esposizione dell’occhio, sia del paziente (che indossa particolari occhiali protettivi) sia dell’operatore, per il rischio di lesione retinica. Per questo motivo durante la seduta si utilizzano dei particolari occhiali e i locali di laserterapia sono soggetti a particolari norme, in particolare non devono avere superfici riflettenti.

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